Mario Cipollini torna a casa: “Un po’ sbattuto, ma sto bene. Chissà, forse senza queste aritmie avrei potuto essere come Boonen”

Mario Cipollini torna a casa. Ricoverato agli Ospedali Riuniti di Ancona per un intervento di ablazione del ventricolo destro per risolvere una tachicardia congenita, l’ex Re Leone sta bene ed è stato dimesso nella giornata di ieri, nei tempi previsti, senza complicazioni. Per il 52enne toscano una disavventura in un periodo decisamente difficile, dovendo fronteggiare anche una causa con la ex moglie che ha rivelato di aver subito minacce da parte del campione del mondo di Zolder 2002. Ovviamente, non manca la stanchezza, come commenta alla Gazzetta dello Sport, ammettendo di essere “un po’ sbattuto”.

Supportato anche in questi giorni dall’amico e medico di fiducia Roberto Corsetti, Cipollini ha vissuto una esperienza difficile, scoprendo problemi congeniti più gravi ed impattanti di quanto sapesse. Inevitabile dunque per lui una riflessione sul passato, su quel che è stato, ma soprattutto su quel che sarebbe potuto essere: “Forse ora ho capito perché in certe situazioni non riuscivo a dare tutto quello che mi sentivo di avere. Chissà, forse senza queste aritmie avrei potuto essere come Boonen. Avrei dominato nelle classiche come lui. Ora, anche se è tardi, ho trovato delle spiegazioni”.

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